Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale garantisce l’attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza

La Conferenza Stato-Regioni ha recentemente approvato il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 e il relativo Calendario Nazionale Vaccinale (G.U. Serie Generale, n. 194 del 21 agosto 2023). Questi hanno lo scopo primario di armonizzare le strategie vaccinali messe in atto nel Paese per garantire alla popolazione, indipendentemente da luogo di residenza, reddito, livello socioculturale e status giuridico, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione.

Il PNPV integra il Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) 2020-2025, che rappresenta uno degli strumenti per garantire ai cittadini l’attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) "Prevenzione collettiva e sanità pubblica”.

Novità di questo Piano è la pubblicazione del Calendario Vaccinale come documento distinto. Ciò è stato particolarmente indicato dal Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle vaccinazioni (NITAG), al fine di rendere il documento stesso facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle evidenze scientifiche e alle innovazioni in campo biomedico, come ad esempio l’introduzione di nuovi prodotti vaccinali.

Il nuovo Calendario delinea inoltre le vaccinazioni raccomandate a particolari categorie di cittadini sulla base dell’appartenenza a specifiche condizioni di rischio come per particolari condizioni mediche, eventuali esposizioni professionale o a eventi occasionali ma anche vulnerabilità sociali ed economiche.

Gli obiettivi individuati dal PNPV 2023-2025 sono:

  • mantenere lo stato polio free
  • raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia
  • rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate
  • raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando governance, reti e percorsi di prevenzione vaccinale
  • promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia, favorendo un approccio centrato sulle esigenze del cittadino/paziente
  • ridurre le diseguaglianze e prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e/o con bassa copertura vaccinale
  • completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l’anagrafe vaccinale nazionale
  • migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino
  • rafforzare la comunicazione in campo vaccinale
  • promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.

Il Piano delinea due livelli di beneficio dei programmi di prevenzione vaccinale: a livello del singolo individuo, proteggere le persone dal rischio di contrarre determinate infezioni e dalle possibili conseguenze avverse a breve e lungo termine che possono verificarsi a causa dell’infezione, incluse forme gravi di malattia, ricovero, decesso; a livello di popolazione, ridurre la circolazione di patogeni trasmissibili da persona a persona in una comunità, attraverso il controllo e, quando possibile, l'eliminazione o l’eradicazione di alcune malattie infettive, e di contrastare le epidemie.